4.29.2006

mandragora officinarum

digital image: nniet brovdi
Mandragora Officinarum

Secondo alcuni la mandragora nasce principalmente dallo sperma che l'impiccato emette negli spasmi dell'agonia, e va quindi ricercata preferibilmente nei luoghi dove sono avvenuti questi supplizi. Secondo altri, a causa della sua particolare similitudine con la forma umana e più che le altre piante preda del demonio, e si raccomanda quindi chi desidera consumarla di pregare prima il Signore. Secondo altri ancora, a causa della pericolosità di questa pianta non bisogna toccarla con le mani, ma legarla con un laccio ad un cane e spingere l'animale a muoversi finché non la strappi dal terreno. Altre tradizioni ancora consigliano di non toccarla né con le mani né con alcun metallo "vile". La tradizione magica occidentale abbonda di citazioni sul potere e sull'uso della mandragora; da Plinio, che e il primo a trattare ufficialmente il suo carattere antropomorfo e a suddividerla in forma maschile e femminile, a Galeno, a Lucio Apuleio, per tutto il periodo romano si trovano tracce delle capacità della pianta. B in seguito Michele Scoto, nel XII secolo, consiglia una mescolanza di oppio, mandragora e giusquiamo in parti eguali da utilizzare come anestetico durante le amputazioni o le incisioni. Anche Alberto Magno si occupa della questione, e Thomas Browne fa risalire la sua genesi al grasso degli impiccati. E tutto un discutere sulle sue proprietà narcotiche. Nell'Europa occidentale, comunque, la mandragora andò decadendo con il Rinascimento; poi l'inquisizione proibì ogni pratica di tipo magico, e la "pianta-uomo" divenne patrimonio delle streghe e della magia nera, conservando le sue caratteristiche magiche a livello popolare. In diverse preparazioni di unguenti e filtri utilizzate dalle streghe per partecipare a! Sabba, la mandragora costituiva uno degli elementi principali. In effetti la pianta contiene alcuni principi attivi (ioscina, atropina, mandragorina e iosciamina) che producono una specie di stato ipnotico nell'individuo, simile a quello riscontrabile nella fase REM del sonno, cioè quella in cui si sogna. La radice, una volta polverizzata e sciolta nel vino, in quantità di circa trenta granuli, produceva questi effetti, e la sua azione veniva intensificata con la mescolanza ad altre droghe.

4.27.2006

citazione-dal vangelo secondo matteo

Matteo 13:31-32

Il granello di senape=(Mr 4:30-34; Lu 13:18-21) Da 2:34-35; Ez 47:1-9; Za 4:1031 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi; ma, quand'è cresciuto, è maggiore degli ortaggi e diventa un albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami».